Risorse gratuite – Saziare La Bulimia

Ho deciso di mettere a disposizione dei lettori del mio blog dei piccoli e-book scritti a quattro mani insieme a esperti, come una sorta di "Manuale di viaggio".

Quale viaggio? La vita. A me la malattia ha tolto la gioia del viaggio, e lo scopo di questa iniziativa è di accompagnarvi, di aiutarvi a vedere quegli aspetti che a volte si sottovalutano, quelle parole che abbiamo detto o ci siamo sentiti dire, che ci hanno segnato.

Così come quando si parte per un viaggio e si legge una guida; così saranno i miei "taccuini".

sei sempre la solita ingorda

Pesantezza - una parola che non riguarda solo il peso fisico, ma un mondo di emozioni, di sentimenti; un modo di guardare a sé  e alla vita, a sé e agli altri.

Quante volte ti sei sentita dire “e ora basta, sei pesante”? Io tante volte e non solo da bambina: anche da ragazzina, da giovane donna e da donna matura.

Ma che influenza può avere su una persona che ha già una sensibilità spiccata e tendente a ingigantire una parola già di per sé “ingombrante”?

Tanti spunti di riflessione nelle pagine di confronto fra Imma Venturo e la dottoressa Arianna di Napoli.

INGORDIGIA - Sei sempre la solita ingorda - mio figlio mangia male. Conoscere e fronteggiare le anomalie della condotta alimentare.
Imma Venturo - Rosa Linda Ricci, psicologa psicoterapeuta.

"SEI SEMPRE LA SOLITA INGORDA"
Sai quante volte mi sono sentita chiamata "INGORDA"? Almeno da quando ho memoria. Il ricordo è vivo, lo sento ancora rimbombare nelle mie orecchie, nel mio corpo, nel mio cuore, nella mia anima. Per tutti c'è un momento in cui iniziano i problemi col peso, con il corpo, con lo specchio... io il mio non lo ricordo o meglio mi ricordo e mi vedo piccola d'età ma sempre grossa; c'è stato un momento in cui avevo la ciccia, l'apparecchio ai denti, il busto per la schiena. Mi mancavano solo gli occhiali, così ci scherzavo, ma uno scherzo non era. Io soffrivo  terribilmente, mi sentivo inadeguata, fuori posto. Ero talmente arrabbiata… a scuola anche i compagni maschi mi prendevano di mira, chiamandomi ingorda, cicciona, Ciak il castoro, balena...

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